Un mio autoritratto? Avrei voluto avere i capelli della venere di Botticelli, il sorriso della Gioconda, gli occhi alla Picasso, il collo alla Modigliani, i colori di Matisse, il corpo scolpito da Canova e la grazia delle muse Preraffaellite; avrei voluto essere di una bellezza fredda e smaltata alla Otto Dix per giocare una partita a scacchi con Duchamp in un bar dalla grande vetrina come quelli di Hopper. Per il futuro mi piacerebbe rimanere impressa come un’icona pop di Warhol e volare nell’altrove come gli amanti di Chagall.

lunedì 6 febbraio 2012

Che faccia da Q..UADRO!

Ebbene recentemente ha catturato la mia attenzione il nome di questo artista (giovanissimo) ANDY ALCALA
Esistono svariati modi per dimostrare la passione che ciascuno ha per le proprie opere d'arte preferite.
Andy ha ben pensato di usare probabilmente la prima vera tela che madre natura ci ha donato (basta pensare a quando capita di truccarsi) e cioè il volto.
Et voilà, un momento sono un quadro di Pollock, o di Rothko, o di Van Gogh, o un barattolo Campbell's di Warhol, o un graffito di Banksy.
Giuro avrei voluto pensarci io per prima a fare ciò, ma è proprio questo per cui gli artisti si differenziano, in qualche modo, ci arrivano prima.













Chissà come avrebbe interpretato l'Origine du monde di Courbet? 
Mi concedo il beneficio del dubbio.






                                                          post by: FEDERICA FIUMELLI

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