Un mio autoritratto? Avrei voluto avere i capelli della venere di Botticelli, il sorriso della Gioconda, gli occhi alla Picasso, il collo alla Modigliani, i colori di Matisse, il corpo scolpito da Canova e la grazia delle muse Preraffaellite; avrei voluto essere di una bellezza fredda e smaltata alla Otto Dix per giocare una partita a scacchi con Duchamp in un bar dalla grande vetrina come quelli di Hopper. Per il futuro mi piacerebbe rimanere impressa come un’icona pop di Warhol e volare nell’altrove come gli amanti di Chagall.

mercoledì 8 febbraio 2012

HOMELESS FACES

Impossibile non rimanere colpiti dai ritratti di Lee Jeffries,
fotografo emergente che ha spopolato tra i social grazie al suo account su flickr.
I "senza tetto" diventano i soggetti ricorrenti delle sue fotografie scattate in giro per il mondo.
Sguardi cupi, densi che raccontano intere storie.
Ritratti rigorosamente in bianco e nero per esaltare i segni del tempo.
Cosa ci impressiona più d'ogni altro, i loro visi inquietanti,le rughe marcate o la consapevolezza che esista davvero una realtà di poveri così rappresentata?











<<Per me la fotografia è realismo – spiega Jeffries – devi essere consapevole di quello che ti sta succedendo intorno,  in modo da essere pronto a raccogliere il sottile e non solo l'ovvio>>.




                                                                                                             post by: MARICA

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