Un mio autoritratto? Avrei voluto avere i capelli della venere di Botticelli, il sorriso della Gioconda, gli occhi alla Picasso, il collo alla Modigliani, i colori di Matisse, il corpo scolpito da Canova e la grazia delle muse Preraffaellite; avrei voluto essere di una bellezza fredda e smaltata alla Otto Dix per giocare una partita a scacchi con Duchamp in un bar dalla grande vetrina come quelli di Hopper. Per il futuro mi piacerebbe rimanere impressa come un’icona pop di Warhol e volare nell’altrove come gli amanti di Chagall.

domenica 5 febbraio 2012

Che cos'è l'arte?

Il mio primo contributo va ad un'opera- manifesto che ha rivoluzionato il concetto di arte tradizionalmente intesa per esaltare invece il primato della concettualità sullo strumento fotografico.


Il fotomontaggio raffigurante Duchamp nelle vesti di Rrose Sélavy, una misteriosa e affascinante avventuriera è il risultato
di una sperimentazione di identità diverse,della realizzazione delle piu intime fantasie attraverso il supporto fondamentale della fotografia.
Ma è anche molto altro.
Lo stesso nome/pseudonimo che dà il titolo all'opera si rifà a duplici significati: "Eros est la vie" (l'eros è la vita), ma anche "Rrose est la vie" (rosa è la vita).
Rrose sembra innescare un gioco di interpretazione, ma anche un profondo senso di gioia di vivere e di vagare liberamente col pensiero.
Indispensabili per la sua ricerca sono 

una buona dose di umorismo, ironia ed erotismo che scaturisce dalla continua novità.
Questa è la lettura che piu si avvicina alla mia visione di arte.
In fin dei conti in ognuno di noi si nasconde una Rrose che alimenta le nostre illusioni.





                                                                                      post by: MARICA

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