
Una valanga di fotografie sparse caoticamente sul pavimento del Foam di Amsterdam è una
delle ultime installazioni
'Photography in abundance'
del geniale artista Erik Kessels.
Ha conquistato tutta la mia ammirazione per aver sollevato un problema importante legato al futuro a alla nuova dimensione della fotografia nell'era tecnologica.
La modalità con la quale è riuscito ad esprimere il suo disappunto nei confronti del fenomeno
Ha conquistato tutta la mia ammirazione per aver sollevato un problema importante legato al futuro a alla nuova dimensione della fotografia nell'era tecnologica.
La modalità con la quale è riuscito ad esprimere il suo disappunto nei confronti del fenomeno
incontrollato della condivisione sul web è sorprendente.
Anche se penso sia necessario chiarire che non si tratta di un accanimento nei confronti delle nuove tecnologie digitali, che consentono di produrre e pubblicare quantità illimitate di immagini, ma piuttosto bisognerebbe imporre un principio di selezione.
Sono particolarmente sensibile a questa tematica poichè sono la prima a provare un senso di "dispiacere" alla vista di foto inutili, che esistono solo per far numero, per aggiungersi semplicemente al mucchio, sminuendo cosi, il valore della fotografia.
Com'è possibile stimolare l'apprezzamento quando siamo circondati da una discarica di immagini?
Per ovviare a questo serio problema sarebbe opportuno che il cambiamento partisse dai singoli individui attraverso un'opera di auto-censura di materiale in eccesso per garantire la tolleranza della comunità e soprattutto la salvezza della qualità.
post by: MARICA
Sono particolarmente sensibile a questa tematica poichè sono la prima a provare un senso di "dispiacere" alla vista di foto inutili, che esistono solo per far numero, per aggiungersi semplicemente al mucchio, sminuendo cosi, il valore della fotografia.
Com'è possibile stimolare l'apprezzamento quando siamo circondati da una discarica di immagini?
Per ovviare a questo serio problema sarebbe opportuno che il cambiamento partisse dai singoli individui attraverso un'opera di auto-censura di materiale in eccesso per garantire la tolleranza della comunità e soprattutto la salvezza della qualità.
post by: MARICA
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